Rivista di estetica

Ontologia del cinema

Vol. 46

(ed)

Che cos'è il cinema? Questa domanda esige risposte diverse rispetto a quelle proposte sin qui dalla letteratura filosofica, visto che ci siamo finalmente resi conto che il film ha conosciuto una trasformazione radicale della propria natura, segnata dal passaggio da un medium analogico-fotografico a quello digitale-video.Il compito teorico, dunque, sta nell'esplorare quelle che possono essere le conseguenze filosofiche della scomparsa della base fotografica nel film e lo scenario futuro dei Film Studies. Cosa resta, dunque, del cinema? In verità, non poco. Se la pellicola tende a estinguersi, il cinema perdura, almeno nelle forme narrative immaginate da Hollywood sin dal 1915. Una certa idea di cinema persiste all'interno delle nuove tecnologie. Questo elemento ci indica anche che non riusciamo forse a immaginare cosa saranno i nuovi media quando si saranno sbarazzati della metafora cinematografica e avranno incominciato a sondare il proprio indipendente "virtuale" creativo. Intanto eravamo, siamo e saremo spettatori e questa è indubbiamente una costante da cui non possiamo prescindere. 


Copyright
3-4
Presentazione

Spinosa Domenico

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5-16
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17-31
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33-43
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45-60
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61-74
Immagini del denaro

Giugliano Dario

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75-101
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103-121
Ontology in collage

Pearson Brook

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123-135
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137-150
Fatti da nulla

Pezzella Mario

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151-154
Being and cinema

Sacal Judith

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155-175
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177-182
Lo sguardo del cinema

Spinosa Domenico

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183-196
Mondi incidenti

Terrone Enrico

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197-219
Film and skepticism

Trifonova Temenuga

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